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Villa Litta Carini a Orio Litta

La storia

Villa Litta Carini è considerata una delle più importanze residenze di epoca barocca della pianura padana. Il palazzo realizzato dall’architetto Giovanni Ruggeri gli fu commissionato dal Conte Antonio Cavazzi della Somaglia nella seconda metà del seicento.

I lavori di ampliamento furono condotti dal pronipote del Conte, Paolo Dati e terminarono nel 1749. Una grande residenza, molto legata al territorio ed all’attività produttiva corredata anche da molti spazi funzionali (Granai, pollai, scuderie, ghiacciaia, ecc.). Nel 1824 il palazzo venne venduto all’inglese Riccardo Holt e nel 1847 passò al Conte Giulio Litta.

Dopo alterni periodi di magnificenza nel 1970 fu acquistata dalla famiglia Carini che ha avviato un graduale recupero.

La lettura dello spazio verde

Un bell’edificio a C accoglie il visitatore in un’ampia corte circondata da edifici rustici ricoperti da rampicanti. Il viale d’ingresso, superato il cancello è cinto da esemplari vegetali topiati.

I giardini si estendevano sul lato posteriore dell’edificio ed erano ricchi di fontane e ninfei sino a raggiungere un attracco per le barche in Po.

Attualmente parterres decorati in forme semplici sono siti sul lato anteriore della villa e proseguendo sul lato posteriore ancora ricco di manufatti lapidei, si giunge in uno spazio terrazzato, da cui si gode uno straordinario panorama sulla campagna.

Le emergenze botaniche

Prevalenza di specie botaniche spoglianti

Info per visitabilità

Orio Litta, Via Montemalo, 28
Da Lodi S.S. n° 9 Emilia fino a Casalpusterlengo poi S.S.234 per Pavia
Visitabile la domenica tutto l’anno, oppure per gruppi su appuntamento

Info scheda: redatta da Mario Allodi